Facciamo i compiti: strategie per aiutare i bambini a vivere serenamente i compiti per casa



La scuola è iniziata da qualche giorno, ormai, ed i bambini stanno entrando nella routine scolastica.


Il rientro nella routine scolastica comporta che i bambini debbano tornare a fare i conti con i compiti per casa.

Ci sono bambini che, di fronte ai compiti per casa, iniziano a lavorare responsabilmente e portano a termine il lavoro assegnato, altri che fanno più fatica.

I compiti per casa ci sono.
Che noi mamme siamo d'accordo o meno con il fatto che vengano assegnati, dobbiamo collaborare con la scuola e far si che i compiti vengano fatti.

Tempo fa, in un post vi spiegavo perché i compiti per casa sono importanti per i bambini.
Oggi voglio parlare delle strategie che possiamo attivare perché i bambini si applichino nello studio anche se non ne hanno molta voglia.

Come promuovere lo svolgimento dei compiti nei bambini?

Innanzitutto ricordiamoci che i bambini arrivano da una giornata scolastica. Hanno lavorato in classe e sono stanchi. Hanno bisogno di decomprimersi dopo ore seduti sul banco in un contesto che li vuole concentrati ed attenti a lungo.

Quando i nostri figli rientrano da scuola lasciamo loro del tempo per rilassarsi.
Un po' di merenda ed un po' di tempo libero per liberare la mente e sciogliere le tensioni è importante.
Stabilite insieme una regola, in modo che i bambini siano consapevoli che il tempo per il riposo avrà un termine e dovranno iniziare a lavorare con impegno.

Il mio bambino grande frequenta una scuola a tempo pieno.
Quando esce da scuola lo aspetta la baby sitter e con lei si concede il tempo necessario per rilassarsi e fare merenda.
Sa, però, che quando arrivo a casa io, verso le 17.30, è il momento di iniziare a lavorare e concentrarsi.

Spieghiamo ai bambini l'importanza di essere responsabili.
Educare i bambini al senso di responsabilità (ne parlavo settimana scorsa in questo post) può aiutare il bambino a comprendere il perché viene chiesto di portare a termine i compiti a casa: un modo per consolidare i concetti appresi in classe ed un modo per imparare a lavorare in modo autonomo e saper fare da soli.

Controlliamo che il bambino abbia compreso a pieno la consegna del compito assegnato. A volte i bambini si distraggono o non lavorano con impegno non perché manchi la voglia, ma perché non hanno capito cosa devono fare e si scoraggiano perché non si sentono all'altezza di quanto richiesto.

Sproniamo i nostri bambini a lavorare sui compiti, ma lasciamo loro l'autonomia nella realizzazione del compito: essere autonomi li aiuterà a capire quanto riescano a fare da soli e li renderà consapevoli delle loro competenze. Sapere di avere delle competenze li renderà più propensi a fare i compiti perché proveranno soddisfazione.

Mostriamo ai bambini quali risultati riescono a raggiungere con l'impegno: questo li renderà consapevoli del fatto che i compiti sono sì faticosi, ma danno anche molta soddisfazione.

Infine, non pretendiamo troppo dal nostro bambino se è stanco. Concediamogli il tempo per il riposo e, se non c'è alternativa, supportiamolo nello svolgimento dei compiti, sempre prestando attenzione a non sostituirci a lui.

Una volta interiorizzato il fatto che fare i compiti è importante e che, una volta completati, avranno del tempo libero per riposare, i bambini si applicheranno con impegno e senso di responsabilità.
Ci saranno sì giornate più difficili, in cui fare i compiti sarà pesante, ma essere consapevoli del fatto che i genitori sono accanto a loro per supportarli lo aiuterà a sentirsi motivati e lavorare con impegno.

E voi? Come aiutate i vostri figli quando arriva il momento di fare i compiti?

Commenti

  1. Con Teresa non so come sarà, abbiamo appena iniziato e vedremo come andrà mentre con Leo posso dirti che non è stato facile. Lui fa la quarta e i primi tre anni sono stati una fatica enorme per me e per lui. Lui la scuola non l'ha presa del verso giusto, ha le sue difficoltà e forse io con le mie convinzioni e con il mio atteggiamento ( perchè alla fine perdevo la pazienza) non sono riuscita ad aiutarlo come avrei voluto. Quest'anno sto facendo leva su me stessa e ho buttato alle ortiche tutte le convinzioni che avevo, e sto provando un approccio completamente diverso puntando in particolar modo sul mostrarle di cosa può essere capace se ci mette l'impegno. Spero di riuscirci per lui, affinché la scuola, e i compiti, non siano più un problema.

    RispondiElimina

Posta un commento